BIOGAS > Come funziona

Il biogas è la migliore risposta tra tutte le energie rinnovabili. Uno dei principali motivi è che il biogas è una miscela gassosa che comunemente troviamo nell’ambiente attorno a noi, le discariche di rifiuti, ad esempio, sono una naturale fonte di produzione.

Questo composto infatti si crea spontaneamente ed è originato dalla decomposizione di materiale organico, sia animale che vegetale. E non siamo i soli a pensarla così, anche l’ultimo rapporto ONU sulle energie rinnovabili individua le biomasse e la cogenerazione tra le tecnologie chiave per combattere i cambiamenti climatici.

Questa fonte rinnovabile assume anche maggior rilievo in Italia, paese grande importatore di energia, potendo ricoprire così la duplice valenza di aumentare il potere energetico nazionale e salvaguardare il pianeta risparmiando CO2.

Il biogas è il prodotto della biodegradazione della sostanza organica in assenza di ossigeno, processo comunemente denominato digestione anaerobica. Vari substrati vengono convogliati all'interno di un apposito contenitore, il fermentatore.

Qui, in assenza di ossigeno e a temperatura controllata, diverse famiglie di batteri degradano la sostanza organica. La digestione anaerobica si sviluppa in quattro fasi distinte e caratterizzate dalle diverse tipologie di batteri coinvolti nella produzione:

- nella prima fase di idrolisi le catene organiche che compongono la biomassa vengono scisse grazie all’azione di batteri elettrolitici. In seguito a questo avremo monomeri e dimeri (acidi grassi, aminoacidi, zuccheri);

- la seconda fase di acidogenesi, grazie all’azione di batteri acidogeni, produrrà catene brevi di alcoli, acidi organici insieme a idrogeno e diossido di carbonio;

- nella terza fase di acetogenesi, grazie all’azione di batteri acetogeni, si produrranno molecole di acido acetico (CH3COOH), idrogeno e diossido di carbonio;

- nella quarta e ultima fase, quella di metanogenesi, si avrà come risultato dell’azione dei batteri metanogeni, metano (CH4), diossido di carbonio (CO2) e solfuro di idrogeno (H2S), comunemente chiamato biogas.

Questo composto può dunque essere utilizzato per la produzione di energia elettrica e termica tramite cogenerazione; oppure può esser purificato, fino ad ottenere una composizione del tutto simile al gas naturale di origine fossile, quindi immesso in rete o utilizzato per autotrazione sfruttando le possibilità offerte dal biometano.

 
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